...difficile non è partire contro il vento
ma casomai senza un saluto...

Storia

Storie che si incontrano- un anno per immagini

Un anno di lavoro, nonostante la pandemia.

La capacità di adattarsi, di trovare risorse, di attivare sé stessi e il territorio.

Il progetto "Storie che si incontrano" si racconta così.

 

- Da una progettazione condivisa fra la cooperativa Lindbergh e la cooperativa sociale Gulliver, con il supporto della Fondazione Compagnia di San Paolo, a Dicembre 2019, ha preso il via il progetto “Storie che si incontrano”, che coinvolge il Distretto 17, Pubblica assistenza di Ceparana, Auser, e l’associazione “Su La Testa”.-

Contenuto Storia: 
Foto Sezione: 
Foto Sezione: 
Foto Sezione: 
Foto Sezione: 
Foto Sezione: 
Foto Sezione: 
Foto Sezione: 
Foto Sezione: 
Foto Sezione: 
Foto Sezione: 
Foto Sezione: 
Foto Sezione: 
Foto Sezione: 
Tipologia Notizia: 

Essere ponte in questo tempo sospeso – Il lavoro educativo con gli adulti

Il lavoro educativo con gli adulti sembra quasi una contraddizione in termini e invece è un'esperienza piena e sorprendente. In questi giorni, in queste ore è  però ancora più complesso mostrare a chi, è necessario mostrare, la Cura per raggiungere l'obiettivo.

Quella Cura che devi scegliere di guardare se vuoi incontrarla, non può accadere.

Gli obbiettivi dei servizi di cui sono responsabile,   sono servizi educativi che fanno della gestione del conflitto e del setting più tipico della mediazione lo strumento principale.

 Hanno come obiettivi macro il reperimento di soluzioni abitative  alternative (post sfratto) e inserimenti socio/lavorativi di adulti fragili.

"Vista l'emergenza,  non ha senso che continuiate con i colloqui, non potete cercare casa, non potete cercar lavoro ... "

Bene tocca a noi trovare il senso. Il lavoro educativo esiste solo se i nostri sguardi si incrociano? Questo può avvenire solo se stiamo l'uno accanto all'altro?

 

Eccoci di nuovo dobbiamo ancora mostrare ma,   soprattutto ciò che è importante per noi, ciò che è necessario è  esserci.  Ancora più di prima dobbiamo abitare  quello spazio che si fa strada tra la persona e il servizio territoriale.

 Il nostro consueto essere ponte diventa oggi anche un necessario essere ponte.

Ed è  così che i nostri sguardi si incrociano anche quando lasciamo spazio all'interesse , alla preoccupazione per l'altro nonostante non ci possa essere vicinanza fisica. Non è meglio o peggio se l'altro lo incontriamo solo virtualmente è differente.

Così cominciano giorni in cui la differenza diventa laboratorio di Cura.

Come in mediazione le contrapposizioni lasciano il posto a cooperazione e creatività così gli educatori danno corpo ad un lavoro prezioso.  Giusto un  po' di smarrimento e si parte!  Prende avvio un modo inedito di stare accanto e di esserci.

Telefonate, video chiamate a due a tre in gruppo.  È così che F. insieme all'educatrice approfitta di questo tempo sospeso per riattraversare la propria storia lavorativa, che è poi la propria storia di vita, facendo il c.v. a quattro mani poste lontane fisicamente ma insieme nello sforzo emotivo.

 E che S. insieme dell'educatore,  non potendo  cercare casa, perché #iorestoacasa, ha l'occasione di esplorare i significati più profondi dell'attraversare una procedura di sfratto.

E ancora ...M. che ha mosso i suoi primi passi virtuali proprio in questa occasione , titubante prima ed emozionato poi mi dice " Non so bene cos'è questa cosa qui del vederci con il telefono , non ho capito molto come funziona ma,  ti sento vicino e mi piace!"

Roberta Di Martino - Responsabile area mediazione Coop. Lindbergh

 

http://www.animazionesociale.it/essere-ponte/

Pubblicato su "Animazione Sociale - Rivista per gli operatori sociali", Aprile 2020

Tipologia Notizia: 

una canzone, un nome, una lettera

Gentilissimo Ivano Fossati,

ci permettiamo di disturbarLa per raccontarle la breve storia di una serata che per noi, negli ultimi 18 anni, ha rappresentato tanto e  di cui anche lei, indirettamente, fa parte.

Anno 2002, Gennaio.

A cena, in una trattoria sulle colline della nostra città -La Spezia-, un gruppo di persone, impegnate professionalmente in campo educativo e sociale -ma prima ancora anche un gruppo di amici- si ritrova per festeggiare la fine di un percorso che avrebbe dato vita ad una cooperativa sociale.

Le idee c’erano, la volontà anche, l’atto costitutivo era quasi pronto; mancava il nome e poco altro. Durante la cena, tra una bottiglia di vino, una risata e una chiacchiera, cerchiamo di raccogliere le idee per trovare un nome che riassumesse il nostro sentire, che rappresentasse l’idea di cambiamento che avevamo in mente.

Finita la cena, riprendiamo le macchine e ci spostiamo in un circolo poco distante per continuare la discussione: tanti i nomi pensati ma quello giusto non voleva saltare fuori.

Parcheggiamo.  E mentre apriamo le portiere da un’autoradio escono dei suoni, una canzone: “difficile non è partire contro il vento ma casomai senza un saluto.”

Tutti ci guardiamo, il nome è trovato!

 

E’ nata così la Cooperativa Lindbergh e sono 18 anni che orientiamo il nostro lavoro nell’idea che sia la relazione a fare la differenza. Ci occupiamo di persone, grandi e piccole, con disabilità o fragilità diverse. Scommettiamo sulle loro potenzialità e con loro cerchiamo di creare collegamenti, reti e relazioni.

E a tutti, quando possiamo, raccontiamo di quella storia, dell’omaggio a quella poesia, a quella visione.

Ora che dopo 18 anni rinnoviamo la nostra immagine, la nostra presentazione “esterna”, Le scriviamo queste poche righe, per chiederLe la gentile concessione di citare il verso, quello che più si avvicina al nostro sentire e Lei come autore, all’interno del nostro logo e del nostro sito. 

Sarebbe per noi un grande onore e un forte motivo di orgoglio. Un richiamo continuo alla nostra storia e al nostro sentire. Oggi più di ieri, sentiamo importanti quelle parole e crediamo, ancora, nella possibilità di improntare l’attività educativa e sociale nella stessa direzione. 

La ringraziamo per il tempo e l’attenzione che ha dedicato a queste parole e cogliamo l’occasione per ringraziarLa per il Suo lavoro e per l’ispirazione che ci ha regalato. 

Naturalmente -e se lo gradisse- Le inviamo, in breve, la copia dell’ipotesi del logo.

Ci farebbe oltremodo piacere avere comunque un suo riscontro e, come potrà immaginare, coltiviamo la speranza che possa trovare, un giorno, il tempo di farci visita.

Cordialmente.

La Spezia, 16 novembre 2020

 A nome di tutti i soci, il Presidente Ciro Picariello

Contenuto Storia: 
Orientamento Foto: 
Sinistra
Visualizzazione Sezione: 
Foto 100% - Testo 100% - uno sotto l'altro
Tipologia Notizia: 
Abbonamento a RSS - Storia