Cos’è il Fondo salvasfratti

Il Fondo Salva Sfratti è uno strumento di sostegno al reddito per persone e famiglie colpite - o a rischio- da sfratto per morosità.

Nato da un accordo tra Fondazione Carispezia, Confedilizia, Sunia e i Distretti sociosanitari n. 17 Val di Vara, n. 18 La Spezia-Lerici-Portovenere e n. 19 Val di Magra, il fondo ha lo scopo di aiutare le famiglie che non riescono a pagare l’affitto per la propria abitazione a causa della perdita di lavoro o problematiche sanitarie, separazione, divorzio o allargamento/contrazione del nucleo (nas e sono colpite da sfratto per morosità.

Il fondo è un’opportunità per inquilini e proprietari:  è utilizzato per saldare il debito dell’inquilino, fino a un importo massimo di 4.000 euro, a fronte dell’impegno del proprietario dell’immobile di rinunciare alla procedura di sfratto e di stipulare un nuovo contratto a canone concordato che garantirà la sostenibilità dell’affitto a carico dell’inquilino.

I destinatari del progetto sono i cittadini residenti nella provincia della Spezia titolari di contratto ex articolo 2 comma 1 legge 431/1998, con reddito Isee fino a 16.000 euro, una morosità fino a un massimo di 4.000 euro e in grado di dimostrare che la diminuzione del reddito - di almeno il 30% del totale - è causa diretta del mancato pagamento dell’affitto.

La richiesta di accesso al fondo può essere inoltrata presso le sedi delle associazioni di categoria del territorio.

 

Nota: quali documenti devo avere disponibili al momento in cui chiedo di valutare la mia richiesta?

1.            Documenti di identità in corso di validità

2.            Permesso di soggiorno in corso di validità per cittadini extra UE

                3.            Codice fiscale

                4.            Contratto di locazione

                5.            Estratti conto o ultime ricevute di pagamento

                6.            Documentazione relativa alla procedura di sfratto (quando presente)

7.            Documentazione di reddito (contratto di lavoro, lettera di licenziamento o comunicazione rispetto alla riduzione dell’orario di lavoro o della cassa integrazione, o C2 storico che attesta la perdita di lavoro, etc..) ovvero documentazioni attestanti la contrazione o allargamento del nucleo familiare (atto di separazione o divorzio; atto di nascita o di decesso) ovvero documentazione sanitaria.